Quando l’ingresso non c’è (e coincide con un’altra stanza)

In queste case l’ingresso non c’è poiché coincide con un’altra stanza, l’entrata conduce infatti direttamente nel cuore dell’ambiente giorno. Nessun rimpianto, il risultato funziona!

E Tu preferisci valorizzare la porta e trasformarla in un elemento d’arredo? O vorresti che passasse inosservata? Decidi anche in funzione della grandezza della stanza e delle sue caratteristiche, profili irregolari o ambienti piccoli possono essere valorizzati con le proposte presentate in questo post.

  1. Nel cuore del living
    L’ingresso di questo appartamento romano porta al centro dell’ambiente living. La porta è stata posizionata lungo una delle pareti del salotto che è separato dalla cucina da un passaggio aperto; si crea così un grande open space dalle forme irregolari. Di fronte all’entrata è stata posizionata una scala a chiocciola così particolare da sembrare una scultura. Il risultato è un’armonia d’insieme che la porta contribuisce a creare.

    Sono interessanti le tonalità scelte. La lunga parate è di colore grigio chiaro: questa macchia cromatica viene interrotta con successo dai pannelli bianco latte dell’entrata che richiamano gli zoccolini.

  2. Ingresso o soggiorno?
    Siamo nuovamente in una casa romana. Aprendo la porta, si entra nel living dove con uno solo sguardo è possibile osservare tutta la stanza. Quest’idea è interessante in particolare se il tuo salotto non è molto grande poiché contribuisce a far sembrare l’ambiente più ampio e vivibile.

    Il pannello scelto per la porta è di colore bianco, neutro rispetto alle tonalità di tutto l’ambiente. Non passa inosservata la contrapposizione tra la parete grigia e la porta chiara che riprende il mobile sopra la televisione in un gioco di rimandi che funziona.

  3. Direttamente in sala da pranzo
    Siamo a Lainate e, anche in questo progetto in foto, aprendo l’ingresso si entra nell’ambiente giorno; complice la forma rettangolare della grande stanza, lo sguardo è proiettato subito verso il fondo.

    La porta, parte integrante della parate alle spalle della zona pranzo, ha un pannello interno di colore marrone proprio per creare una contrapposizione cromatica con il muro viola e risaltare rispetto alla pavimentazione grigia e all’arredo total white.

    Ricorda che puoi scegliere un pannello che internamente abbia colore e finiture differenti rispetto a quello esterno.

  4. Separé (almeno) visivi
    A Milano in questa casa dallo stile contemporaneo, il salotto è tanto semplice quanto elegante.

    La porta è parte dell’ambiente; per separare, però, l’entrata dalla zona relax, proprio davanti all’ingresso, è stata realizzata una parete centrale che lateralmente è stata lasciata aperta così da non appesantire la stanza e non creare un corridoio d’ingresso che sarebbe potuto risultare opprimente. Il divano è stato posizionato in modo da essere in linea con questa parete (che potrebbe essere creata anche in cartongesso): il risultato trasmette una sensazione di ordine.

    Il pannello della porta d’ingresso è bianco così come le pareti in modo da creare una scatola chiara in cui far risaltare la particolare pavimentazione scura.

  5. La porta diventa arredo
    L’ingresso di questa casa a San Benedetto del Tronto conduce nella zona cucina dell’ambiente living. Per valorizzare la porta e integrarla nella stanza è stato scelto un modello anni Cinquanta con doppia anta e serratura importante in ferro. Il portoncino d’entrata diventa quasi un elemento d’arredo, complice la finitura bugnata dei pannelli.

    Spiccano i giochi di colore: il bianco dell’ingresso, richiamato dal bancone, dal tavolino e dal grande termosifone creano un richiamo cromatico; mentre la macchia rossa del divano porta energia nella stanza.

  6. Doppio ingresso
    Un primo portoncino esterno con doppia anta di colore marrone con finiture bugnate si apre ed ecco apparire un secondo ingresso con inserti in vetro. Aprendolo, si entra nell’ambiente giorno. Da notare, in questa casa nel quartiere Isola di Milano, i fiori e le piante posizionate all’entrata: sembrano voler dare il benvenuto a chi arriva.

    Questa soluzione, che ancora troviamo nelle case d’epoca, ha un’interessante funzione. Permette di chiudere il primo portoncino e lasciare aperto il secondo nella stagione più calda per far entrare luce e aria; le lastre di vetro, anche a porte chiuse, consentono di filtrare i raggi del sole così che l’appartamento possa sembrare non solo più grande ma anche più luminoso.

  7. La porta c’è, ma si mimetizza
    L’ingresso è filo muro, la porta di colore bianco passa così quasi inosservata sulla lunga parete extra white. Funziona l’assenza dello zoccolino e il dettaglio del citofono e dell’interruttore, entrambi bianchi per mimetizzarsi con il resto.

    Per lasciare l’open space e dividere solo visivamente questa grande stanza, è stato scelto un particolare escamotage: l’entrata porta nel cuore di questa zona relax caratterizzata da grandi cuscini che hanno la funzione di comode sedute; tre gradini conducono invece a un livello più basso (con pavimentazione anche differente) dove è stato ricavato il living vero e proprio.

  8. Come in un set
    La porta d’ingresso di questo moderno appartamento a Torino si affaccia nell’ambiente giorno. Complice la forma rettangolare della stanza, all’entrata è stato creato un angolo lettura con una libreria e due particolari sedute stile cinema: visivamente è stato così separato l’ingresso dalla zona relax, formata dal divano e dal grande pouf.

    La porta sembra esser stata posizionata lì per un preciso motivo: creare un richiamo tra la nicchia nella quale è stato fissato il pannello d’ingresso e quella vicino, dove sono state ricavate delle mensole con funzione di libreria. Quest’idea è interessante, funziona anche per esempio se la tua casa ha profili irregolari e non sai come sfruttarli e valorizzarli.

E tu? Quale idea preferisci? Hai anche tu un ingresso di questo tipo? Raccontacelo nei Commenti qui sotto!

 

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